La donna del lago

La donna del lago
Laura Lippman

Bollati Boringhieri, pubblicato nel 6 maggio 2021
384 Pagine

Baltimora, 1966.
Maddy Schwartz è una donna alle soglie dei quarant'anni, si è da poco separata e suo figlio, Seth, ha scelto di rimanere con il padre. Dopo l'abbandono del tetto coniugale, Maddy si ritrova senza un lavoro e senza un posto in cui vivere. È un poliziotto con cui intraprende una relazione ad aiutarla a trovare una sistemazione.
In quegli stessi giorni, una ragazzina, Tessie Fine, scompare e Maddy inizia ad interessarsi al caso. Scopre qualcosa di fondamentale ai fini dell'indagine, che le permetterà di entrare nella redazione di un giornale iniziando da lavoretti poco rilevanti.

L'occasione per diventare una vera giornalista, le si presenta quando una donna viene ritrovata morta all'interno di una lago. Si tratta di Cleo Sherwood, una donna di colore. La sua scomparsa, proprio per la sua provenienza, non aveva suscitato l'interesse della polizia, ma Maddy inizia a lavorare al caso, pensando che possa avere un collegamento con Tessie Fine, la ragazza scomparsa poco prima. 

Maddy inizia così ad inseguire il suo sogno di diventare giornalista, ma sarà dura muoversi in un mondo in cui le donne devono fare il triplo della fatica degli uomini.

La donna del lago è il nuovo romanzo di Laura Lippman, ed è uscito in Italia il 6 maggio 2021.
Si tratta di una storia a tinte gialle incrociate a un thriller investigativo. La protagonista, dopo aver raggiunto l'indipendenza e la libertà da un matrimonio che non la rendeva felice, è ora un'aspirante giornalista che vuole a tutti i costi far luce su una vicenda di cui non importa niente a nessuno, ma anzi, sembra che addirittura la polizia voglia tenersene alla larga. Maddy investiga da sola, supportata solo da se stessa, e anche al giornale nessuno vuole darle sostegno.

Per tutto il romanzo mi sono chiesta se il disinteresse provenisse dalle origini della ragazza morta - per via del colore della sua pelle - o per il fatto che ci fosse un motivo specifico per tenere nell'ombra la verità.

La struttura del romanzo procede linearmente, senza troppi cambi di direzione o colpi di scena a sviare il lettore. I personaggi citati sono davvero tanti, e ognuno di loro trova il suo spazio all'interno di un capitolo a lui dedicato. È un romanzo con numerose voci, che personalmente ho percepito come troppe. Ad alternarsi a Maddy infatti, ci sono i capitoli dedicati a loro in cui si raccontano, o espongono un loro particolare punto di vista. Accanto a questi poi, la "donna del lago" è una figura costantemente presente.

Per quanto abbia trovato interessante questa strategia narrativa, l'alternarsi di molteplici punti di vista, sempre nuovi, e in cui l'unica costante rimane Maddy, mi ha fatto percepire l'andamento generale del romanzo come lento. Il fatto di "spezzare" la storia interrompendola ad ogni capitolo mi ha dato l'idea che si procedesse a passo rilassato, e questo è andato a discapito del brivido, che è perlopiù mancato, della tensione, e a tratti della curiosità di proseguire. C'è però da sottolineare che quello che può essere stato per me un punto d'inciampo, può essere per altri invece un punto di forza e far risultare invece la storia più appassionante.

Nonostante di base si tratti di una storia in cui due omicidi devono trovare movente e assassino, l'autrice trova il modo di dare ampio spazio a uno sfondo interessante. Abbiamo una donna, Maddy, determinata ad emanciparsi. Maddy è una madre single, che ha un sogno, quello di diventare una giornalista. La sua è una lotta contro un mondo maschilista e discriminante, tematica così (purtroppo) attuale ancora oggi, a distanza di 60 anni da quelli della vicenda. Uno sfondo storico in cui le donne non hanno lo spazio, gli strumenti, il supporto e la credibilità che invece agli uomini sembra essere data per scontata. Ho amato la sua determinazione, il suo andare contro tutti pur di seguire il suo istinto e la sua curiosità innata.
La sua storia è la prova di quanto un sogno, se voluto fortemente, possa essere realizzato. Un personaggio che funge, se vogliamo, da esempio.

La donna del lago
Laura Lippman

Bollati Boringhieri, pubblicato nel 6 maggio 2021
384 Pagine

Baltimora, 1966.
Maddy Schwartz è una donna alle soglie dei quarant'anni, si è da poco separata e suo figlio, Seth, ha scelto di rimanere con il padre. Dopo l'abbandono del tetto coniugale, Maddy si ritrova senza un lavoro e senza un posto in cui vivere. È un poliziotto con cui intraprende una relazione ad aiutarla a trovare una sistemazione.
In quegli stessi giorni, una ragazzina, Tessie Fine, scompare e Maddy inizia ad interessarsi al caso. Scopre qualcosa di fondamentale ai fini dell'indagine, che le permetterà di entrare nella redazione di un giornale iniziando da lavoretti poco rilevanti.

L'occasione per diventare una vera giornalista, le si presenta quando una donna viene ritrovata morta all'interno di una lago. Si tratta di Cleo Sherwood, una donna di colore. La sua scomparsa, proprio per la sua provenienza, non aveva suscitato l'interesse della polizia, ma Maddy inizia a lavorare al caso, pensando che possa avere un collegamento con Tessie Fine, la ragazza scomparsa poco prima. 

Maddy inizia così ad inseguire il suo sogno di diventare giornalista, ma sarà dura muoversi in un mondo in cui le donne devono fare il triplo della fatica degli uomini.

La donna del lago è il nuovo romanzo di Laura Lippman, ed è uscito in Italia il 6 maggio 2021.
Si tratta di una storia a tinte gialle incrociate a un thriller investigativo. La protagonista, dopo aver raggiunto l'indipendenza e la libertà da un matrimonio che non la rendeva felice, è ora un'aspirante giornalista che vuole a tutti i costi far luce su una vicenda di cui non importa niente a nessuno, ma anzi, sembra che addirittura la polizia voglia tenersene alla larga. Maddy investiga da sola, supportata solo da se stessa, e anche al giornale nessuno vuole darle sostegno.

Per tutto il romanzo mi sono chiesta se il disinteresse provenisse dalle origini della ragazza morta - per via del colore della sua pelle - o per il fatto che ci fosse un motivo specifico per tenere nell'ombra la verità.

La struttura del romanzo procede linearmente, senza troppi cambi di direzione o colpi di scena a sviare il lettore. I personaggi citati sono davvero tanti, e ognuno di loro trova il suo spazio all'interno di un capitolo a lui dedicato. È un romanzo con numerose voci, che personalmente ho percepito come troppe. Ad alternarsi a Maddy infatti, ci sono i capitoli dedicati a loro in cui si raccontano, o espongono un loro particolare punto di vista. Accanto a questi poi, la "donna del lago" è una figura costantemente presente.

Per quanto abbia trovato interessante questa strategia narrativa, l'alternarsi di molteplici punti di vista, sempre nuovi, e in cui l'unica costante rimane Maddy, mi ha fatto percepire l'andamento generale del romanzo come lento. Il fatto di "spezzare" la storia interrompendola ad ogni capitolo mi ha dato l'idea che si procedesse a passo rilassato, e questo è andato a discapito del brivido, che è perlopiù mancato, della tensione, e a tratti della curiosità di proseguire. C'è però da sottolineare che quello che può essere stato per me un punto d'inciampo, può essere per altri invece un punto di forza e far risultare invece la storia più appassionante.

Nonostante di base si tratti di una storia in cui due omicidi devono trovare movente e assassino, l'autrice trova il modo di dare ampio spazio a uno sfondo interessante. Abbiamo una donna, Maddy, determinata ad emanciparsi. Maddy è una madre single, che ha un sogno, quello di diventare una giornalista. La sua è una lotta contro un mondo maschilista e discriminante, tematica così (purtroppo) attuale ancora oggi, a distanza di 60 anni da quelli della vicenda. Uno sfondo storico in cui le donne non hanno lo spazio, gli strumenti, il supporto e la credibilità che invece agli uomini sembra essere data per scontata. Ho amato la sua determinazione, il suo andare contro tutti pur di seguire il suo istinto e la sua curiosità innata.
La sua storia è la prova di quanto un sogno, se voluto fortemente, possa essere realizzato. Un personaggio che funge, se vogliamo, da esempio.
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